Parigi è stata uccisa
"Parigi è stata uccisa" è il frammento eretico di
una persona che è nata diversa dagli altri. È il racconto di ogni outsider
della società, di coloro che sono ai margini, incompresi, taciuti, invisibili.
È la forma più sostanziale di amore per la città che ha dato all’autrice una
seconda possibilità. Si interpella il dolore, la forma più vera di vita, il
coraggio e la rassegnazione, l’odio e l’amore. Una raccolta in cui la città
diventa personaggio, con un volto e un’anima. L’intento è quello di descrivere
ogni luogo che è stato fondamentale per il viatico di cure all’estero, per
imprimersi nella mente che Parigi è Ilaria e Ilaria è grande e complessa quanto
una meravigliosa e fatiscente capitale europea.
Recensione- La nostra cara
Ilaria torna a far parlare di se col suo nuovo libro Parigi è stata uccisa e intanto vi invito a leggere la sua
prima opera, La verità delle
cose negate, affinché possiate
comprendere meglio il tema trattato.
Ilaria ora ha ventisei anni,
una donna forte e coraggiosa che ha trascorso la sua infanzia tra casa sua in Toscana e
Parigi, o più precisamente l'ospedale St. Vincent de Paul.
Si, perché la nostra autrice è
affetta dalla sindrome genetica di Jarcho Levin, un disordine malformativo congenito
dovuto da anomalie scheletriche del torace e della colonna vertebrale.
Vi posso solo dire che
leggendo il suo primo libro ho pianto come non mai, spesso l'essere empatica
non è un gran cosa e scoprire le modalità di cura a cui vengono sottoposti i pazienti
è un qualcosa di indescrivibile.
Le parole di Ilaria hanno
fatto sì che tutti potessero venire a conoscenza di, quanti come lei, debbano
sopportare affinché abbiano una vita, forse non perfetta, ma una vita pur
sempre dignitosa.
Parigi è stata
uccisa è una raccolta di versi
dedicata ad una città personificata, con un suo animo ed un suo ruolo, attraverso
lei conosciamo l'ospedale che ha ospitato lei e molti altri sottoponendoli a
pratiche fisiche e mentali così dolorose da spezzare anche gli animi più forti.
Le grida, i pianti, il sangue, le cicatrici, gli antidolorifici, l'isolamento e
la solitudine. Tutto pur di avere una parvenza di vita.
E poi troviamo Notre Dame de
Paris che col suo rogo ha stroncato per sempre quel legame e promesse infrante
a cui Ilaria si era stretta al cuore. Parole d’amore e odio verso una città che
le ha tolto e, al contempo, dato tanto.
In conclusione – La percezione di ciò che ci circonda cambia a seconda dell’universo che si muove in noi e tramite Ilaria scopriamo una Parigi diversa, lontana dai riflettori dei social, una Parigi che si prende cura di chi soffre.
Non perdetevi questa nuova uscita che vi scioglierà il cuore.
Buona lettura a tutti.
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