La corte di Nebbia e Furia
Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla
sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per
riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di
colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere
per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno
mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena
conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è
incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si
sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella
Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è
innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand
alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto - secondo il quale
Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della
Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte - è per lei quasi un
sollievo. Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie
politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di
quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo
potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri
che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a
guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio
futuro e a quello di un mondo spaccato in due.
Recensione- Feyre è divenuta
un Fae Maggiore, ha sacrificato se stessa per la liberazioni delle Corti e dopo
la morte di Amarantha si è finalmente riunita al suo Signore Supremo della
Corte di Primavera, Tamlin.
La distruzione lasciata
nell'intera Prythian era ben visibile nelle città distrutte e, più Feyre voleva
rimboccarsi le mani per dare una mano, piu Tamlin la chiudeva in una gabbia
dorata. Per il suo bene.
Purtroppo la richiesta di
matrimonio del Signore Supremo non fece che peggiorare le cose. L'ansia e il terrore
di quanto accaduto nel Regno sotto la Montagna, perseguitarono Feyre
logorandola fino ad annientarle l’anima, nell'indifferenza di Tamlin, troppo
preso dalla sua ossessione di proteggere.
Il giorno del matrimonio giunse
e Rhysand scelse proprio quel momento per mostrarsi affinché la donna rispettasse
l'accordo sancito nel Regno sotto la montagna.
Portandosela via, il Signore
Supremo della Corti della Notte, mise in moto una serie di eventi che, poco per
volta, aprirono gli occhi a Feyre sul vero pericolo che incombeva su tutti i
Fae e sugli umani; apprese la reale natura di Tamlin, di Rhysand e su coloro
che la circondavano.
Gli accordi, i tradimenti, la
scoperta di luoghi preziosi come diamanti, amicizia e amore, quello vero, costringeranno
tutti i personaggi a guardarsi dentro, nel bene e nel male, e sarà alla presenza
del potente Calderone che la partita assumerà un nuovo aspetto.
In conclusione – Devo dire che questo secondo romanzo sia il vero
cuore della storia. Tutte la rivelazione e i sentimenti son racchiusi tra
queste pagine.
I luoghi che ci vengono
descritti sembrano reali, quasi a poterli toccare con mano, si passa dalla spiaggia
accarezzata dalla brezza agli chalet immersi dalla neve, dal freddo e dalla fanghiglia
delle Terre degli Illyrian alla meravigliosa Velaris con la sua magia.
Ogni posto ha la sua potenza,
una carica emozionale differente, profonda e intensa per le scene di
combattimento, di magia, di dolore e di sesso e per quanto mi riguarda lo
leggerei oltre mille volte e son convinta che, le emozioni provate, sarebbero sempre
le stesse.
Quindi non posso fare altro
che prendervi per le spalle, scuotervi e gridarvi:
Cosa aspettate a leggerlo?