Dopo il grande successo in Giappone nel 2020, Toshikazu Kawaguchi approda in Italia scalando le vette della
classifica bestseller. Ci ha ammaliato col suo Finché il caffè è caldo, Basta
un caffè per esser felici, Primo caffè della giornata fino a giungere ad oggi con Ci vediamo per un caffè, pubblicati dalla Garzanti Editore.
Trama
Ci vediamo per un caffè
Tra
le montagne del Giappone si nasconde un luogo leggendario. Sono tanti coloro
che lo cercano, perché si racconta che chi è abbastanza determinato possa
riuscire a trovarvi le risposte di cui ha bisogno. Per raggiungerlo basta
seguire l'aroma intenso del caffè, varcare la soglia, sedersi e ordinare una
tazza fumante. Ma solo chi non lascerà raffreddare la bevanda potrà rivivere
l'istante del suo passato in cui ha preso una scelta alla quale continua a
ripensare, in cui è rimasto in silenzio quando avrebbe voluto dire la verità, in
cui ha dato la risposta sbagliata. Sono pochissimi i fortunati che hanno saputo
cogliere l'occasione. Tra di loro ci sono il professor Kadokura, che ha
trascurato la famiglia per il lavoro; i coniugi Sunao e Mutsuo, addolorati per
la scomparsa dell'amatissimo cane; Hikari, pentita di non aver accettato la
proposta di matrimonio del fidanzato Yoji; e infine Michiko, che è tornata nel
locale in cui aveva incontrato il padre. Ognuno ha una storia diversa, ma tutti
hanno lo stesso sguardo rivolto all'indietro, verso il momento in cui avrebbero
potuto agire diversamente. Solo chi ha il coraggio di rievocare quell'istante
avrà la possibilità di vederlo sotto un'altra luce e vivere con serenità il
presente. I libri di Toshikazu Kawaguchi sono un appuntamento irrinunciabile
per il pubblico italiano. Dopo "Finché il caffè è caldo" Kawaguchi ci
ha donato speranza e spensieratezza, diventando uno degli scrittori più
apprezzati dai lettori e dalla stampa. Ora ci regala un nuovo episodio della
caffetteria in cui ognuno di noi vorrebbe entrare, ritrovando alcuni personaggi
del primo romanzo. Perché c'è sempre un modo per rimediare al primo errore, ma
anche al secondo e al terzo. Possiamo sempre riscrivere la nostra vita.
Recensione- Quanto tempo ci vuole affinché una tazza di caffè si raffreddi? Ogni storia
ruota attorno a questa domanda e, inoltre, non possono alzarsi dalla propria
sedia e tutto ciò che diranno non cambierà lo scorrere del tempo.
Un bar come tanti, c'è chi va a fare colazione, chi per un saluto allo staff e
chi per tornare indietro nel passato.
Ma non è così semplice, c'è una donna in bianco e ci sono delle regole, solo
cinque, nulla di che, ma fondamentali per non perdersi nel dolore e nella
malinconia.
Questo libro racchiude quattro storie, quattro persone diverse con le loro
paure e le lacrime nel cuore che si siederanno su quella fredda sedia e
ritroveranno i soggetti del loro rimorso.
Il primo cliente a presentarsi a Nagare, il proprietario del bar, è il
professore Kadokura che vorrà rimediare a parole non dette.
Il secondo cliente, invece, è la signora Sunao che si sente in colpa per una
morte e, nonostante sappia che soffrirà, affronterà quella tazza calda di caffè
per incontrare una parte del suo cuore.
La terza ad entrare al bar è Hikari, una donna che dopo aver lasciato il suo ex
fidanzato decide di tornare indietro per avere delle risposte, ottenendo e
tornando alla realtà con molto più di quanto potesse immaginare.
Ed infine c'è Michiko che avrebbe voluto salvare il padre da un terremoto ma,
in realtà, ancora una volta sarà l'anziano uomo a salvarle il cuore.
In conclusione - Se
amate i libri brevi e veloci questo è ciò che fa per voi ma non lasciatevi
ingannare, in 156 pagine si racchiudono forti sentimenti che, almeno a me,
hanno fatto piangere anche più di una volta.
In poche parole, coinvolgente
e sentimentale.
Buona lettura a tutti.
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