Quando si dice che gli incontri inaspettati sono i più belli, questi due artisti ne sono la testimonianza. Il fotografo italo-francese Fred Di Girolamo conobbe per caso lo scrittore Mimmo Verrigni.
Da lì, l’unione delle loro passioni, per quanto diverse, li unì per la collaborazione e la nascita di Ulivart in cui la poesia e la fotografia vanno a braccetto tra gli ulivi pugliesi, pubblicato dalla Pav Edizioni.
Trama
Ulivart
L'arte
fotografica con il suo formidabile potere di intrappolare e immortalare:
momenti di vita, panorami naturali, architetture, oggetti e tutto ciò che
trasmette ed esprime emozioni, fascino e bellezza, in questo libro incontra e
si fonde con l'arte, altrettanto nobile ed espressiva, della poesia, perché il
mondo e tutto ciò che lo vive è poesia. L'occhio osserva le immagini, la mente
viene invasa dalle parole mentre l'anima gioisce, dandoci così modo di
conservarne un indelebile ricordo.
Recensione- Forse troppo breve
per quanto sia bello…ma facciamo un passo indietro.
Io sono campana, nata e
pasciuta a Cava dè Tirreni, Salerno, ma quando ho conosciuto mio marito la mia
anima è divenuta per metà pugliese.
Diretti nel Gargano una volta
al mese e in giro a trovare amici, questa terra ricca di storia e dalla natura
selvaggia, mi ha rapito il cuore. Inevitabilmente, la prima cosa a cui penso
sono gli ulivi, non sono come gli altri alberi a cui sono abituata, le querce,
i pini marittimi, i castagni. No! In quelle terre arse dal sole e sferzate
dalla vòria, sorgono alberi forti e coraggiosi, contorti e grinzosi come un
anziano, ma la cui saggezza si manifesta nella loro grandezza.
Vi lascio immaginare la mia
gioia nell’aver trovato questa perla di libro che oltre a contenere poesie,
abbraccia la fotografia di questi alberi un po' solitari e po' testardi.
Ma torniamo a noi, le poesie
dello scrittore Mimmo Verrigni sono brevi e intense, accompagnate dalla
versione francese, data l’origine del fotografo Fred Di Girolamo che, con i
suoi scatti, ci mostra i maestosi ulivi nei loro dettagli e piccole
sfaccettature.
La poesia che mi è piaciuta di
più è stata La mia terra, in cui sono racchiusi i punti salienti della Puglia e
dell’essere pugliese, le bellezze della flora e della fauna, i sorrisi e le
tradizioni.
Tra le fotografie, invece, amo
follemente Risveglio. Il massiccio tronco di un ulivo è stato inquadrato al
tramonto, su di esso l’ombra delle foglie viene quasi dipinta sulla corteccia
arrossata dal sole calante e dalle sfumature color cacao che tendono sempre di
più allo scuro.
In conclusione – Non esiste nulla di più poetico di una fotografia,
ancor di più se questa viene accompagnata con parole che ne descrivono le
emozioni da essa scaturite.
Buona lettura a tutti.
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