Nata a Roma, Paola Gentili si presenta in questo suo primo libro con tutte le sfaccettature che solo una vita vissuta può regalare, dalle tonalità chiare e brillanti come il sole, fino alle più oscure e profonde come un abisso. Pubblicato dalla Pav Edizioni, ecco a voi Una vita da bipolare.
Trama
Una vita da bipolare
Una vita da
bipolare è un testo autobiografico e
non potrebbe essere altrimenti vista l’intensità di ogni passaggio e le
emozioni a cui sa condurre i lettori. L’autrice racconta la propria vita, anzi,
l’ha ricostruita attraverso la memoria che appare e scompare, passo dopo passo,
per poterla narrare e anche ripercorrere per se stessa. Entriamo in un mondo
che si presenta all'apparenza normale, Paola Gentili ci mostra la sua infanzia
intrisa di un disperato, quanto incompreso, bisogno di amore e di attenzione,
una delle cause che hanno alimentato la sindrome bipolare. Ma la patologia non
viene riconosciuta. Paola vive, com'è tipico della bipolarità, fasi alterne.
Attraversa periodi di euforia in cui è capace di avviare attività professionali
e farle prosperare, si sente bella, desiderabile e si lascia corteggiare; a questi
momenti seguono poi giorni e mesi di buio profondo, di depressione, incapacità
di reagire, desiderio di non esistere. Le terapie non danno esiti. Anche il
matrimonio, a parte il dono di una meravigliosa figlia, non le concede quello
che sembrava promettere. Conosce la realtà della clinica psichiatrica, il
dolore fisico in seguito a un brutto incidente...
Recensione- Per un libro del
genere è bene che scelga le parole giuste, non voglio che si perda il suo grandissimo
e profondo messaggio.
Paola, autrice e protagonista,
inizia la sua storia parlando della difficile vita dei nonni, dei suoi genitori
e così la sua. Parla di tempi in cui non si aveva nulla e se c'era il lavoro
c'era tutto, a discapito di sogni, amore e affetto. Di tempi in cui bisognava
fare sacrifici e rinunce, quando le cose andavano per il verso giusto e i soldi
entravano, si spingeva ancora di più perché la fame era stata tanta e
altrettanto la paura di ritornare nel baratro.
Ma, c'è un ma, a questo punto
c'è chi si gode i sacrifici fatti e chi, invece, prosegue la corsa ignorando i
figli e trascinandoli con sé in quella folle esistenza.
Questo stile di vita ha reso i
genitori di Paola distaccati e anaffettivi, facendola crescere in un bozzolo di
complessi che hanno modificato la sua psiche, e così ai suoi fratelli. La donna
cresce, si sposa, ha una figlia, ma, se ogni emozione per noi è normale, nel
suo caso tutto viene amplificato e distorto mandando in tilt la mente.
Vuoi per carattere, vuoi per
patologia, Paola affronta ogni singolo avvenimento, ed ogni volta che avrebbe
voluto e potuto mollare c'era una costante che la manteneva coi piedi ben saldi
a terra, sua figlia. L'unica ad esserle stata accanto sin dal suo primo respiro
in questo mondo.
In conclusione- Il suo racconto è
minuzioso nei dettagli, coinvolgente e altalenante date le sue confuse emozioni.
Mi son ritrovata a gioire con lei per i successi che affrontava, e a piangere per
le disavventure che la colpivano.
Non voglio spingermi oltre in
quanto il libro entra nel tecnico di un argomento delicato e altrettanto complicato,
ma posso assicurarvi che la semplicità delle sue parole vi apparirà come un'amica
confidenza.
Buona lettura a tutti.
Disponibile su