Trilogia di Omicidi - Aurora Di Giuseppe

 

Trilogia di omicidi-I primi tre casi del commissario Debora Giovagnoli è il primo romanzo dell’autrice Aurora Di Giuseppe, in cui prende vita la protagonista, per l’appunto, Debora Giovagnoli. Questo è solo l’inizio, in quanto la troveremo in altri libri dedicati alle sue indagini.

La nostra scrittrice nasce come appassionata di noir per proseguire, poi, la sua vocazione con la fondazione della sua casa editrice Pav Edizioni, con Pietro Molinaro e Vincenzo Mazza

Trama
Trilogia di Omicidi 

Trilogia di omicidi è un volume che raccoglie i primi tre casi del commissario Debora Giovagnoli, una donna determinata, attraente, in gamba nel suo lavoro e pronta a tutto pur di risolvere ogni caso. Debora intraprende il suo viaggio verso la soluzione di alcuni casi partendo da una serie di omicidi avvenuti nel celebre mercato di Porta Portese a Roma, per poi dirigersi verso Milano, dove dovrà vedersela con un serial killer che lascia i pezzi di una scacchiera sul corpo delle sue vittime come impronte enigmatiche. Ma il viaggio contro la criminalità continua, Debora nell'ultimo capitolo di questa trilogia dovrà risolvere un altro caso alquanto macchinoso, e questa volta da sfondo ci sarà una magica città: Venezia.

Recensione- La prima cosa che ho amato di questo romanzo è stata proprio la protagonista, ma facciamo un passo indietro.

Debora Giovagnoli è il commissario della polizia di Roma, è una donna bella, coraggiosa e astuta, nel suo lavoro non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. C’è chi la reputa gelida, fredda, dittatrice ma basta conoscerla quel poco per capire che oltre a quel lato del suo carattere c’è molto di più.

I suoi colleghi, i suoi amici di una vita, sanno bene che ad una prima occhiata può esser quasi odiata, sul lavoro la donna non guarda in faccia a nessuno, al di fuori è una donna come tante. Il problema sta nel fatto che ogni suo secondo e ogni sua energia è dedicata proprio al lavoro.

Il romanzo è diviso in tre parte, tre indagini, tre ambientazioni diverse. Iniziamo con…

ROMA

Come ogni buon romanzo che si rispetti, la protagonista è circondata da tantissimi personaggi, da amare o odiare e, mentre i nostri poliziotti sono impegnati su due fronti di indagini, altrettanto prendono vita due relazioni.

Da una parte abbiamo l’agente Adriana Terregna e il Maresciallo dei Carabinieri, Federico Consati, impegnati a scoprire un assassino che adesca le sue vittime tramite chat.

Dall’altra parte, invece, abbiamo la nostra Debora, in collaborazione col suo amico d’infanzia, lo psicologo criminale Dott. Gennaro Treno, l’Ispettore Antonio Angeli, tutti supervisionati dal Dirigente della Squadra Mobile, Salvo Mancuso, intenti a risolvere una serie di omicidi seriali raziali.

La nostra Giovagnoli si ritroverà a mettersi in gioco non solo fisicamente per la riuscita dei casi, ma anche sentimentalmente, anche perché mentre sembra prender forma un rapporto tra lei e il nuovo arrivato, Mancuso, le indagini spingeranno Debora in un’altra direzione.

Tra interrogatori, congetture, e scelte su chi vive e su chi muore, il cuore prende il sopravvento, costringendo il commissario a chiedere il trasferimento.

MILANO

Essersi allontana dalla sua città non le protegge di certo il cuore, ma a distrarla c’è un nuovo serial killer.

Una serie di vittime ritrovate con un pedone degli scacchi condurranno le nuove indagini verso una pista, forse più di una, forse falsa…o no?

A condurre le indagini c’è Debora questa volta affiancata dall’Ispettore Monti, l’Agente scelto Giorgio Guerrieri e, ancora una volta, lo psicologo criminale Gennaro Treno.

Nonostante il suo carattere Debora viene apprezzata per il suo operato, le rivelazioni e le sorprese non mancheranno, rendendole la vista del mondo più grigia che mai.

Per quanto voglia vedere il buono delle persone, alla fine o sono loro a deluderla o è lei stessa a sabotare le opportunità, ed anche in questo caso, un amore mancato la spingerà a tornare nella sua amata Roma non appena risolto il caso.

VENEZIA

Siamo all’ultimo racconto, e questa volta il nostro temerario commissario viene richiamato ad una trasferta nella laguna veneta.

Un nuovo serial killer minaccia giovani donne nell’Università locale. Omicidi efferati cominciano a serpeggiare tra le vie di Venezia e solo la nostra Debora può venirne a capo. Accompagnata dal fedele psicologo criminale Treno (che la segue ovunque), affiancata dagli agenti della Questura e dall’Ispettore Zanoni, la risoluzione del caso si rivelerà più sconvolgente e ripugnante che mai.

In conclusione- La lettura del romanzo risulta scorrevole e leggera. La descrizione dei personaggi e dei luoghi è così ben descritta da coinvolgere il lettore pagina dopo pagina e la ricchezza di dettagli tecnici rendono il noir ben costruito, ma non per questo pesante o noioso, anzi. Le relazioni interpersonali che intercorrono tra i vari protagonisti tendono a farci entrare in empatia con molti di loro facendoci trascorrere piacevoli ore immerse nella sua lettura.

Buona lettura a tutti.

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